Il mio nonno speciale di Virginia P.

Si chiama Gianni, ma io lo chiamo semplicemente nonno. Ha settantotto anni ma ne dimostra meno. 
Adoro mio nonno e quando ripenso alle cose che facevamo insieme mi vengono in mente solo ricordi belli, per esempio quando avevo un anno e mi portava con la nonna a Vernazzola a vedere le barche dei pescatori.
È un uomo molto ansioso, ma lo posso capire, dato che io ho preso da lui. È pelato, con qualche capello dietro le orecchie, rigorosamente bianco, è basso di statura, ha gli occhi color nocciola e porta spesso gli occhiali, anche se lui non se li vorrebbe mai mettere, ma la nonna lo obbliga!
È un uomo che ha sempre voglia di raccontarti delle storie, per esempio cosa faceva lui da piccolo, la sua vita durante la guerra, le strabilianti avventure di suo padre, ecc…
Il suo viso, pieno di rughe, emana tristezza e felicità allo stesso tempo; si veste sempre con delle camicie, dei pantaloni, spesso jeans, ben stirati e delle scarpe, alcune volte sportive altre eleganti.

Come (quasi) tutti gli anziani odia la tecnologia e non fa altro che ripetere che ai suoi tempi non c’erano tutte ste cose e che si viveva benissimo senza.
Non potrei essere più fiera e orgogliosa di avere un nonno così e non lo cambierei per niente al mondo.

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