L’ascensore di Michela di Martina C.

Un giorno non tanto lontano da oggi, una bambina di nome Michela, che, a causa di una grave malattia non poteva più camminare e quindi era sulla sedia a rotelle, si iscrisse a scuola. 
Per lei era un sogno poter stare con tanti bambini, visto che per quattro anni aveva studiato a casa.


Così a settembre iniziò a frequentare la scuola. Purtroppo però, una delle prime cose che notò, furono delle altissime scale in marmo e percio' i suoi genitori dovettero portarla in braccio fino in classe. Tutti i giorni, per i tre mesi a seguire, i suoi genitori dovevano trasportarla fino alla classe.


I suoi compagni e anche la maestra erano molto preoccupati: non c'erano spazi disponibili ai piani bassi e continuare così non era possibile! Pertanto decisero di chiedere alla Preside della scuola se avrebbero potuto fare una raccolta fondi che sarebbe servita a costruire un’ascensore per Michela.
La Preside accettò la proposta della classe e così, nel giardino della loro scuola cominciarono a sfornare dolcetti e a creare stupendi origami e disegni
Dopo un'oretta di vendita un alto e robusto signore si presentò davanti a uno dei banconi che vendeva origami, domandò quale fosse il motivo della vendita. 



Loro raccontarono la storia di Michela e, fortuna vuole, che l' uomo fosse il propietario di una famosa azienda di ascensori che gli fece uno sconto del 50% per costruirne uno per Michela. 
Dopo un mese il lavoro  l'ascensore era terminato e Michela, per ringraziare i suoi compagni e la maestra regalò loro una cornice con la foto di classe e disse: "Vi ringrazio perché questo ascensore non servirà solo a me, ma a tutti i bambini come me che verranno negli anni succesivi in questa scuola. Grazie a nome di tutti i bambini del mondo!"

Disegni di Martina, Luigi, Alessandro e Ginevra

1 commento:

  1. storia molto carina secondo me una tra le migliori perchè racconta veramente le difficoltà di queste persone, anche i disegni fatti bene

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