Era il 1980 e Sara sognava di
diventare una scienziata, amava esplorare e aveva un coraggio
fuori dal comune; aveva 3 amici dai quali non si separava mai: il
suo fidato cane Ettore, Asia con la quale si conoscevano
dall’asilo e Marco. Dopo la scuola, Sara, Ettore (il cane
di Sara) e Asia, andarono a casa di Marco per studiare.
Sara era estasiata d’andare a
casa del suo amico visto che suo padre era uno scienziato e
lei era affascinata da tutto ciò che era scienza.
Una volta arrivati Sara posò lo
zaino e cercò di convincere in ogni modo i suoi amici ad andare
nel laboratorio del padre di Marco, ma quest’ultimo non era
tanto convinto perché sapeva che suo padre si sarebbe arrabbiato,
ma Sara era così tanto emozionata al pensiero di vedere il luogo dove
uno scienziato trascorre il suo tempo che Marco si arrese, prese le
chiavi, scesero le scale che portavano al laboratorio e, appena la
chiave fece l’ ultimo giro e aprì la porta, uno strano
macchinario balzò alla vista dei ragazzi. Sara rimase imbambolata a
fissare quella meravigliosa “cosa” che assomigliava ad una
macchina! Si, una macchina super attrezzata con oggetti di ogni
genere.
Sara non riusciva a dire una parola,
continuò a fissare l’ oggetto e a pensare e sognare!
Torno’ presto alla realtà appena
sentì una voce raggiungerla da dietro e quando si girò la figura
che le apparve era fuori dal comune, il padre di Marco, un uomo alto,
capelli lunghi tutti arruffati, occhiali che scendevano dal naso e
delle sopracciglia lunghe e nerissime.
Il padre di Marco si arrabbiò tanto
perché non voleva che nessuno entrasse a parte lui, quindi le
ragazze ed Ettore tornarono a casa immediatamente.
Il giorno seguente poi le ragazze tornarono a casa di Marco per scusarsi con il padre.
Marco le perdonò senza esitare e le
fece entrare.Il padre però non c'era. Sara e i suoi amici si fissarono negli occhi e senza
nemmeno parlare si precipitarono nel laboratorio, aprirono lo
sportello ed entrarono in quella strana macchina.
Erano finalmente a bordo di R22, così
si chiamava.
La prima cosa che notarono salendo fu un grande pulsate rosso con scritto: partenza.
Sara prese in braccio Ettore, lo mise
sul sedile e si allacciarono le cinture, poi presa dall’entusiasmo
schiacciò il pulsante ed R22 si mise in moto con un rumore
assordante, mille luci si accesero, il viaggio stava per iniziare!
La macchina iniziò a muoversi, il
viaggio era turbolento i ragazzi iniziarono ad urlare a squarciagola
come se fossero su una montagna russa! Anzi molto peggio.
Purtroppo durante il viaggio R22 smise
di funzionare, segnalava sul display che il cuore della macchina, che
era un oggetto verde fluorescente a forma di palla, si era perso nel
tragitto e senza, la macchina non funzionava.
Improvvisamete R22 si aprì, i
ragazzi scesero e si guardarono attorno, videro tanti alberi e un
fiume, ma alzando gli occhi, si resero conto di essere circondati da
dinosauri, così Asia li pregò di tornare a casa, i due erano d’
accordo e salirono di nuovo sulla macchina del tempo; ma quando Sara
schiacciò il pulsante R22 iniziò a parlare comunicando che il suo cuore si era disperso nel Giurassico.
Gli amici non ebbero scelta, dovevano
ritrovare il cuore di R22 se volevano tornare a casa!
Iniziarono ad incamminarsi nella fitta
vegetazione ed Asia, guardando il sole, si rese conto che era
mezzogiorno, cercarono ovunque, ogni angolo, sasso, cespuglio e tana,
nulla!
I ragazzi cominciarono a perdere le
speranze quando dalla vegetazione uscì uno lystrosauru, un piccolo
dinosauro erbivoro, l’ animale aveva in bocca uno strano oggetto
verde fluorescente, era il cuore di R22!
I ragazzi con abilità riuscirono a
recuperarlo, iniziarono a correre verso la macchina posizionando il
cuore al suo posto; R22 ricominciò il suo viaggio verso casa.
Come in un lampo, si ritrovarono a
casa. Ognuno di loro era entusiasta di quanto vissuto. R22 rimase il
ricordo piu’ bello di sempre.
Brava Giulia!
RispondiEliminaComplimenti testo molto bello ed originale ho trovato che ci fosse il giusto compromesso fra avventura e fantascienza... Brava!!!
RispondiEliminaComplimenti Giulia! Testo molto bello... Ho trovato che ci fosse il giusto compromesso tra avventura e fantascienza!! Brava!
RispondiEliminaBrava Giulia il tuo racconto mi è piaciuto tanto
RispondiEliminamolto bello Giulia, testo molto scorrevole e molto carino, tratta molto bene il tema dell'avventura, e sei riuscita anche la fantascienza nelle dosi, molto brava!
RispondiEliminaBello Giuly brava!!
RispondiEliminaBel testo Giulia ,molto carino e scorrevole da leggere
RispondiEliminaTesto molto carino e scorrevole👍
RispondiEliminaAleks.
Molto bello e originale!!!!
RispondiEliminaRebecca
belloooooo
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